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Tirocinio Formativo Attivo

Informative ed indicazioni TFA

Premessa

Le attività di tirocinio hanno la funzione di implementare l’integrazione tra le conoscenze teoriche in via di acquisizione nel corso di studi e la pratica professionale in ambiente scolastico. In tal senso, l’esperienza di tirocinio offre al tirocinante l’opportunità di accedere a modalità di apprendimento diverse da quelle proposte dall’università, integrandole, confrontandole, valutandole.

La promozione di un agire riflessivo sui metodi di insegnamento/apprendimento e l’attivazione di processi di cambiamento / innovazione in campo educativo contribuiscono efficacemente alla formazione qualificata dell’insegnante professionista.

La pratica del TFA rappresenta una fonte di ricchezza per tutti i soggetti coinvolti: tirocinanti, insegnanti, alunni, istituzione scolastica, università. Per il tirocinante è occasione di conoscenza diretta del contesto scolastico come ambiente educativo, formativo, relazionale ed istituzionale; per gli insegnanti rappresenta un’opportunità di confronto con la ricerca universitaria nel campo della didattica, rappresentando uno stimolo per riflettere sul proprio agire quotidiano ed implementare la propria crescita professionale; per gli alunni, la presenza di altre figure professionali contribuisce a creare nuovi stimoli di carattere relazionale, culturale, formativo; per l’università è un’opportunità per  saldare la frattura storica fra teoria e prassi.

Obiettivi

Il tirocinio si pone fondamentalmente i seguenti obiettivi:

  • riflessione sulle modalità di organizzazione e selezione dei contenuti disciplinari in relazione alle strutture cognitive, agli stili individuali di apprendimento, ai bisogni formativi degli allievi, alla luce delle nuove indicazioni nazionali per il curricolo;
  • riflessione sulle modalità di scelta e di utilizzazione delle varie strategie didattiche in relazione agli oggetti di apprendimento, agli aspetti comunicativi, agli strumenti didattici, a situazioni individuali particolari, oltre che in riferimento alla normativa scolastica;
  • potenziamento, tramite l’esperienza diretta e la lettura della pratica, della conoscenza delle dinamiche organizzative dell’istituzione scolastica, del funzionamento degli organi di gestione della scuola e della loro ricaduta sull’attività didattica;
  • consolidamento di capacità di analisi – progettazione – verifica.

Organizzazione

Il percorso del tirocinio per l’insegnante in formazione prevede attività articolate in due momenti fra loro strettamente integrati: tirocinio diretto, nella istituzione scolastica, in rapporto con l’insegnante tutor, e tirocinio indiretto, di riflessione sull’esperienza realizzata.

Esso si articolerà in due fasi:

  • la prima di carattere osservativo-riflessivo;
  • la seconda di tipo collaborativo-operativo.

Nella prima fase, il tirocinante avrà modo di conoscere la struttura ospitante, di esplorare l’organizzazione ed il funzionamento della scuola, di osservare gli insegnanti impegnati nelle diverse attività.

Nella seconda fase, interverrà in classe, per coordinare lavori di gruppo, per integrare l’insegnante accogliente in un momento specifico della sua attività, per condurre una conversazione su un argomento, per analizzare un testo.
Infine, si cimenterà con compiti più complessi, progettando, con la guida del tutor un segmento di insegnamento-apprendimento da realizzare in classe.
Tutta l’organizzazione delle tre fasi deve essere concordata nei tempi, tra l’insegnante tutor e il tirocinante.

Patto formativo

Il Tutor deve:

  • rispettare quanto stabilito nel Progetto di Tirocinio;
  • essere un facilitatore dell’apprendimento fornendo supporto attraverso risorse, conoscenze teoriche e idonee esperienze;
  • svolgere un’azione di guida, di sostegno e di orientamento portando il tirocinante all’atteggiamento riflessivo;
  • valutare e stimolare l’autovalutazione del tirocinante per orientarlo verso una didattica innovativa;
  • portare a conoscenza del tirocinante il codice deontologico dell’insegnante.

Il Tirocinante deve:

  • seguire le indicazioni del Tutor e degli insegnanti ospitanti e fare riferimento ad essi per qualsiasi esigenza di tipo organizzativo o per altre evenienze;
  • essere responsabile del proprio percorso formativo assumendo un atteggiamento propositivo e privo di schemi mentali pregressi;
  • inserirsi nel contesto scolastico rispettando gli obblighi di riservatezza circa le notizie relative di cui venga a conoscenza;
  • rispettare i regolamenti della scuola e le norme in materia di igiene e sicurezza.

Strutture scolastiche e plessi

L’I. I. S. “Elena Principessa di Napoli” è articolato su 4 sedi:

  • La sede legale sita in P.zza Mazzini n. 2 – 02100 Rieti dove è situata la Presidenza e la Segreteria;
  • La sede succursale “ex Geometri” in via A. M. Ricci snc di Rieti;
  • La sede succursale “Moduli” in via A. M. Ricci snc di Rieti;
  • La sede del Liceo Artistico in via P. Togliatti snc Rieti.

La scuola comprende i seguenti indirizzi di studio:

  • Liceo Economico Sociale
  • Liceo Scienze Umane
  • Liceo Linguistico
  • Liceo Artistico
  • Liceo Musicale

L’Istituto, nelle sue diverse strutture scolastiche e plessi, è dotato di ampi spazi adibiti a laboratori artistici, tecnici, musicali, psico-motori e multimediali, nonché di aule dotate di LIM e connessione Internet.

Elenco classi di concorso previste

 

Classe di ConcorsoN. Docenti TutorPosti disponibili TirocinantiPosti Residui Tirocinio
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